I Vichinghi

Definizione

Joshua J. Mark
da , tradotto da Federica Lomoro
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Disponibile in altre lingue: Inglese, Bosniaco, Cinese, Francese, Portoghese, Spagnolo, Ucraino
Carved Viking Head (by Astrid Westvang, CC BY-NC-ND)
Testa vichinga intagliata
Astrid Westvang (CC BY-NC-ND)

I Vichinghi furono un gruppo eterogeneo di navigatori scandinavi provenienti da Norvegia, Svezia e Danimarca, le cui scorribande e i conseguenti insediamenti ebbero una profonda influenza sulle culture europee, arrivando fino alle regioni del Mediterraneo, tra c. 790 - c. 1100 EC. I Vichinghi erano tutti scandinavi, ma non tutti gli scandinavi erano Vichinghi. Il temine “vichingo” si applicava solo a coloro che si avventuravano per mare, allo scopo di acquisire ricchezze saccheggiando terre straniere, ed il termine fu usato in primo luogo dagli scrittori inglesi, piuttosto che in modo generalizzato da altre culture. La maggior parte della società scandinava non era composta da vichinghi, e coloro che commerciavano con altre civiltà erano conosciuti come “uomini del nord” (Northmen, Norsemen), o con altri termini che indicavano la loro provenienza.

A partire dal 793 EC e nei trecento anni successivi, i Vichinghi depredarono le regioni costiere e dell'entroterra d'Europa, dedicandosi al commercio fino ad arrivare all'Impero bizantino ad oriente, e addirittura arrivando a servire l'imperatore bizantino come membri della prestigiosa Guardia Variaga. La loro influenza sulle culture con cui entrarono in contatto fu sostanziale in ogni aspetto della vita, soprattutto nelle regioni della Scozia, della Gran Bretagna, della Francia e dell'Irlanda. Essi fondarono Dublino, colonizzarono la Normandia (terra degli Uomini del nord) in Francia, fondarono l'area del Danelaw in Gran Bretagna, e stabilirono diverse comunità in tutta la Scozia.

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La cultura scandinava era altamente sviluppata, e le razzie vichinghe nei confronti di altre nazioni erano solo un aspetto di questa civiltà.

I loro insediamenti in Islanda e Groenlandia diffusero la cultura scandinava nel nord dell'Atlantico, ponendoli in una posizione privilegiata per future esplorazioni e colonizzazioni. I Vichinghi furono i primi europei a mettere piede in Nord America e a stabilirvi delle comunità. Il sito di L'Anse Aux Meadows, in Newfoundland, è stato identificato con ogni probabilità come un antico insediamento vichingo, mentre il dibattito è ancora aperto riguardo altre località dal Maine al Rhode Island - e ancora più a sud - per stabilire se vi siano prove di insediamenti vichinghi, o almeno del loro passaggio in Nord America.

Anche se nell'immaginario popolare sono raffigurati come guerrieri muniti di elmi cornuti, questa immagine non è corretta. Elmi con corna sarebbero stati poco pratici in battaglia, ed erano probabilmente indossati solo a scopi cerimoniali. Inoltre, anche se i Vichinghi furono grandi guerrieri e il loro nome oggi è associato principalmente a guerra, massacri e distruzione - associazioni incoraggiate dalla loro rappresentazione nei media popolari - in realtà la cultura scandinava era altamente sviluppata, e le razzie dei Vichinghi in terre straniere erano solo un aspetto di questa civiltà.

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Nome

L'origine della parola “vichingo” è ancora dibattuta fra gli studiosi. Il prof. Kenneth W. Harl rappresenta la tesi tradizionale, secondo cui “vichingo proviene dal norreno vik, col significato di baia o piccolo fiordo, un luogo dove i pirati potevano attaccare e depredare le navi mercantili” (3). Il filologo Henry Sweet sostiene che la parola derivi dal norreno antico per “pirata” (Whitelock, 222). Il prof. Peter Sawyer sostiene che la parola debba provenire dalla regione di Viken, che fiancheggiava il fiordo di Oslo, affermando quanto segue:

Il distretto aveva un grande valore, essendo il luogo in cui i Danesi ottenevano il ferro prodotto in Norvegia. Se, come sembra probabile, la parola “vichingo” si riferiva in origine agli abitanti di Viken, ciò potrebbe spiegare perché gli Inglesi, e solo loro, chiamassero i pirati scandinavi “vichinghi”, poiché l'Inghilterra era la scelta naturale per gli uomini di Viken che sceglievano l'esilio nella veste di razziatori. (8)

Sawyer sottolinea che altre culture si riferivano a questo popolo con nomi diversi - ma nessuno li chiamava Vichinghi. I documenti irlandesi si riferiscono ad essi come pagani, o semplicemente stranieri, i Francesi li chiamavano Uomini del Nord, gli Slavi li chiamavano Rus (da cui la Russia prese il nome), e i Germani li conoscevano come Uomini del Frassino, riferendosi all'uso che facevano del legno di frassino per costruire le loro navi.

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Viking Boat Figurehead
Polena della barca vichinga
Jamie McCaffrey (CC BY-NC-SA)

Gli stessi Vichinghi usavano questo termine per riferirsi all'attività di razzia armata su suolo straniero, allo scopo di saccheggio. La frase in norreno antico fara i viking (“andare in spedizione”) ha un significato nettamente diverso rispetto al semplice andare per mare a scopo di commercio. Quando una persona decideva di “andare a fare il vichingo”, annunciava la propria intenzione di unirsi alle scorribande, allo scopo di saccheggiare prosperose terre straniere.

Cultura

La cultura vichinga era scandinava, e la società era divisa in tre classi, gli Jarl (aristocrazia), i Karl (classe inferiore), e i Thrall (schiavi). La mobilità sociale verso l'alto era possibile per i Karl, ma non per i Thrall. La schiavitù era largamente praticata in tutta la Scandinavia, ed è considerata una delle principali ragioni per cui i Vichinghi si dedicavano al saccheggio di terre straniere.

La schiavitù era largamente praticata in tutta la Scandinavia ed è considerata una delle principali ragioni per cui i vichinghi si dedicavano al saccheggio di terre straniere.

Le donne avevano libertà maggiori nella cultura scandinava/vichinga rispetto a molte altre. Esse potevano ereditare proprietà, scegliere dove e come vivere se non erano sposate, rappresentare se stesse nei casi legali, e possedere una loro attività commerciale (come birrerie, taverne, negozi e fattorie). Le donne erano le profetesse della dea Freyja o del dio Odino - non vi erano capi religiosi maschi - ed interpretavano i messaggi degli dei per il popolo.

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I matrimoni erano organizzati dai maschi del clan, e una donna non poteva scegliere il proprio compagno - ma neanche un uomo poteva farlo. Abbigliamento e gioielli delle donne erano simili a quelli degli uomini della stessa classe sociale, e nessuno dei due sessi portava orecchini, considerati un ornamento da razze inferiori. Le donne avevano il compito di crescere i figli e di mantenere la casa, ma sia donne che uomini preparavano i pasti per la famiglia.

La maggior parte della società scandinava era formata da contadini, ma vi erano anche fabbri, armaioli, birrai, mercanti, tessitori, liutai (che fabbricavano strumenti a corda), fabbricanti di tamburi, poeti, musicisti, artigiani, carpentieri, gioiellieri, e molti altri mestieri. Una notevole fonte di guadagno era il commercio di ambra, la resina fossilizzata dei pini, che possedevano in abbondanza. L'ambra veniva reperita di frequente sulle spiagge della Scandinavia, ed era poi lavorata per realizzare gioielli o venduta come semilavorata, soprattutto nel commercio con gli imperi romano e bizantino.

Gli Scandinavi amavano il tempo libero come tutte le altre culture, e praticavano sport, giochi da tavolo ed organizzavano festival. Gli sport includevano simulazioni di combattimenti, lotta, arrampicata in montagna, nuoto, lancio del giavellotto, caccia, uno spettacolo noto come combattimento di cavalli il cui svolgimento è poco chiaro, e un gioco su prato noto come Knattleik, simile all'hockey. I loro giochi da tavolo includevano i dadi, giochi di strategia simili agli scacchi, e gli scacchi veri e propri.

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Lewis Chessmen
Lewis Chessmen
Jagoba Barron (CC BY-SA)

Al contrario dell'immagine popolare, che li vuole sporchi e selvaggi, i Vichinghi erano invece piuttosto raffinati, e dedicavano molta attenzione all'igiene e all'aspetto fisico. Una volta consolidato il commercio con l'oriente, gli Jarl vichinghi indossavano spesso seta e gioielli costosi. Raccoglievano i capelli in trecce, erano ben curati, e indossavano mantelli pregiati e gioielli finemente intrecciati nella forma di collane, bracciali da polso e da braccio.

La pulizia personale non era solo un segno di ricchezza e status sociale, ma aveva anche una valenza religiosa. I Vichinghi badavano a tenere le unghie di mani e piedi sempre corte, per via della loro credenza nel Ragnarok, il crepuscolo degli dei e la fine del mondo, in cui la nave Naglfar sarebbe comparsa sulle acque scatenata dal grande serpente Jormungand. Naglfar era costruita con le unghie dei morti, così chiunque morisse con le unghie lunghe contribuiva a procurare materiale per la sua costruzione, accelerando l'inevitabile fine.

Religione norrena

La fine del mondo era prestabilita, ma ci si poteva comunque opporre ad essa. Gli dei norreni donavano agli uomini il soffio vitale, ed era poi compito di ognuno dimostrarsi degno di tale dono. Gli dei norreni giunsero in Scandinavia con le migrazioni germaniche attorno all'inizio dell'Età del Bronzo (c. 2300 - c. 1200 AEC). Erano divinità feroci, consapevoli che il loro tempo era limitato, e vivevano al massimo per sfruttare appieno la vita; i loro seguaci erano incoraggiati a fare altrettanto.

Le fonti principali di notizie sulle credenze religiose norrene sono l'Edda Poetica, basata sulle tradizioni orali del IX e X secolo EC, e l'Edda in Prosa (c. 1220 EC), una raccolta di racconti basati su narrazioni più antiche. Nel racconto norreno della creazione, prima che fosse creato il mondo vi era solo ghiaccio ed un gigante di nome Ymir, che viveva grazie alla grande mucca Audhumla. Audhumla nutriva Ymir con il suo latte, che scorreva senza sosta dalle sue quattro mammelle mentre, allo stesso tempo, essa leccava il ghiaccio per nutrirsi. Il suo leccare liberò dal ghiaccio il dio intrappolato Buri, che generò un figlio, Borr.

Codex Regius of the Poetic Edda
Codex Regius dell'Edda poetica
Unknown (Public Domain)

Borr sposò Bestla, figlia di Bolthorn il gigante del ghiaccio, ed ella diede alla luce gli dei Odino, Vili e Vé. Questi dei riuniti uccisero Ymir, ed usarono il suo corpo per creare il mondo. I primi esseri umani furono Ask ed Embla, che non avevano spirito o forma prima che Odino la soffiasse in loro, mentre gli altri dei li dotarono di ragione e passione.

Il mondo creato dagli dei era concepito come un enorme albero, conosciuto come Yggdrasil, ed includeva nove piani di esistenza. I più famosi sono Midgard (dimora dei mortali), Asgard (dimora degli dei), e Alfheim (dimora degli elfi), ed un altro regno, Niflheim, posto al di sotto di Midgard, dove finivano coloro che morivano in povertà. Donne eroiche, specialmente quelle morte durante il parto, andavano nella Sala di Frigg ad Asgard, dove passavano l'eternità in compagnia della moglie di Odino, mentre gli uomini caduti eroicamente in battaglia andavano nella sala di Odino, il Valhalla.

L'intero universo era basato sui principi di ordine stabiliti da Odino e dagli altri dei, dopo che ebbero sconfitto i giganti del ghiaccio. Questi ultimi vivevano nel loro regno, Jotunheim, ma erano una costante minaccia per Asgard e Midgard. Ad un certo punto, in futuro, sarebbe giunto un giorno di distruzione, e si sarebbe scatenato il caos; questo giorno era noto come Ragnarök, il crepuscolo degli dei.

Valhalla
Valhalla
Emil Doepler (Public Domain)

Quando il Ragnarök giungerà, il sole verrà inghiottito dal lupo Skoll e la luna da suo fratello Hati, precipitando il mondo nell'oscurità mentre, nello stesso momento, il grande lupo Fenrir devasterà tutti i piani di Yggdrasil. Il dio Heimdall suonerà il grande corno, chiamando gli dei alla battaglia, e Odino riunirà tutti i guerrieri del Valhalla per unirsi agli dei nella difesa del creato. Gli dei combattono valorosamente ma, alla fine, cadono in battaglia, e l'intero universo è consumato dalle fiamme per poi affondare nelle acque primordiali. Anche se questo sancisce la fine del mondo, non è la fine dell'esistenza; una volta che il mondo attuale sarà distrutto, uno nuovo sarà creato e sorgerà dalle acque, e l'intero ciclo si ripeterà nuovamente.

Gli dei nordici erano onorati attraverso le azioni degli uomini che credevano in loro. Non vi sono prove di una gerarchia religiosa rinvenute in Scandinavia prima dell'avvento della cristianità. Le donne che avevano ricevuto il tocco degli dei erano note come Volva, e potevano udire il verbo divino, traducendolo per i mortali. Nonostante vi fossero dei templi eretti in onore degli dei, sembra che la maggior parte delle celebrazioni fosse svolta in scenari naturali, che avevano qualche tipo di connessione con una particolare divinità. Le storie degli dei, della creazione e del Ragnarök erano trasmesse oralmente, e furono trascritte molto più tardi, in Islanda, dallo storico e poeta Snorri Sturluson (1179-1241 EC).

Costruzione di navi e scorribande vichinghe

La mitologia norrena avrebbe influenzato la cultura vichinga ed incoraggiato le loro spedizioni, poiché la vita dei Vichinghi imitava quella degli dei. Guerrieri coraggiosi partivano per terre straniere per combattere forze che a loro apparivano come caotiche e pericolose. Le credenze religiose mediterranee ed europee in un singolo dio e nel suo figlio salvatore, che richiedevano sacerdoti, chiese, suore, libri e regole da seguire saranno sembrate assurde e minacciose ai Vichinghi. Non vi era nulla negli insegnamenti cristiani che trovasse un corrispettivo nell'ideologia norrena. Una volta che gli Scandinavi ebbero padroneggiato l'arte della costruzione di navi ed iniziarono a “fare i Vichinghi”, non mostrarono alcuna pietà per le comunità cristiane che incontravano sul loro cammino, tuttavia, i primi colonizzatori scandinavi spesso adottavano la nuova fede religiosa una volta giunti in terra straniera.

Incisioni provenienti dalla Scandinavia datate a c. 4000-2300 AEC dimostrano che l'uomo era già in grado all'epoca di costruire imbarcazioni. Queste piccole barche erano governate da remi, non avevano chiglia, e si sarebbero rivelate pericolose se usate per lunghi viaggi; tuttavia, vi sono ampie prove che questi viaggi in effetti avevano luogo. La costruzione di barche superò questa prima fase di piccole imbarcazioni solo attorno a c. 300-200 AEC, e non si sarebbe sviluppata ulteriormente almeno fino al contatto con i commercianti romani e con i mercanti celti e germani che facevano uso della tecnologia romana, tra c. 200-400 EC. La prima barca in grado di navigare sul mare agevolmente è nota come nave di Nydam, proveniente dalla Danimarca, costruita attorno al c. 350-400 EC, nonostante non avesse vela.

Nydam Ship
Nave Nydam
Erik Christensen (CC BY-SA)

Ben prima dello sviluppo di chiglia e vele, tuttavia, un gran numero di commercianti scandinavi stabilì comunità permanenti in Europa, fondendosi con la cultura cristiana, dimenticando le storie degli dei norreni e le loro antiche pratiche religiose. Il prof. Harl sottolinea che, ormai nell'anno 625 EC,

I Germani occidentali, parenti degli Scandinavi, si erano ormai convertiti al cristianesimo, ed avevano iniziato a dimenticare le proprie storie. Tra il 650 e il 700 EC, nuove culture cristiane emersero in Inghilterra, nel mondo Franco ed in Frisia, portando alla netta divisione tra la Scandinavia e i nuovi stati sorti nell'ex impero romano. (25)

Questa "netta divisione" fu in larga parte dovuta alle differenze tra sensibilità religiose e conseguenti comportamenti. Il dio cristiano era considerato onnipotente, onnisciente ed onnipresente, e questo concetto era lontanissimo dagli dei norreni che, come altre religioni pagane, possedevano ognuno una particolare arte, avevano la propria vita e le proprie preoccupazioni, e le cui azioni riuscivano a spiegare il mondo in un modo che il dio cristiano non poteva fare. Per i Vichinghi, l'universo era pieno di dei, spiriti ed energie soprannaturali, che riempivano il mondo di stimolanti avventure, mentre per i cristiani era governato da una sola divinità, che presiedeva ad un mondo caduto in preda al peccato; questa differenza di vedute influenzò il modo in cui i Vichinghi si relazionavano con i cristiani, quando entravano in contatto con essi durante le razzie.

Lindisfarne
Lindisfarne
Damian Entwistle (CC BY-NC-SA)

Sarebbe stato considerato disonorevole per un guerriero norreno uccidere civili disarmati ed impossessarsi dei loro beni, ma è esattamente ciò che si verificò tra c. 793-1100 EC. Essi furono in grado di agire in questo modo poiché coloro che depredavano non erano norreni, non erano legati dalle stesse credenze, e dunque le regole che tenevano insieme la società vichinga non si applicavano a loro. Quando i Vichinghi giunsero in Inghilterra per la prima volta, saccheggiando il monastero di Lindisfarne nel 793 EC, uccisero ogni monaco che incontrarono, depredando il luogo di tutti i suoi beni; questo sarebbe stato considerato un grave crimine se gli uomini uccisi fossero stati norreni, ma vista la situazione, i monaci erano dei semplici ostacoli per la loro conquista di ricchezze, ed inoltre, era chiaro che il dio cristiano non aveva alcun potere di difendere il proprio popolo, se questo poteva essere ucciso così facilmente all'interno delle mura del suo luogo di culto.

Espansione e lascito

Le razzie vichinghe contro le comunità cristiane, come quelle degli Unni nell'impero romano secoli prima, furono interpretate dai cristiani europei come la collera di Dio nei confronti del suo popolo a causa dei loro peccati. In Inghilterra, Alfredo il Grande (871-899 EC) istituì delle riforme nel campo dell'istruzione, per migliorare le condizioni del suo popolo e per compiacere il proprio Dio. Rese inoltre il battesimo alla religione cristiana una condizione necessaria durante la stipula di trattati con i Vichinghi. Quando Alfredo sconfisse l'esercito vichingo guidato da Guthrum alla Battaglia di Eddington nell'878 EC, Guthrum e trenta dei suoi capiclan dovettero sottomettersi al battesimo e alla conversione.

Carlo Magno in Francia (800-814 EC) usò un metodo molto più diretto per costringere alla conversione gli Scandinavi, tramite campagne militari che distrussero siti sacri ai norreni, imponendo così la cristianità come la fede nemica di una popolazione ostile. Le azioni di Carlo Magno sono state citate da diversi storici come il motivo principale della ferocia delle razzie vichinghe, ma questa tesi non prende in considerazione le scorribande in Gran Bretagna e Irlanda fra gli anni 793-800 EC. Vi sono pochi dubbi, tuttavia, sul fatto che le guerre sante di evangelizzazione di Carlo Magno non contribuirono di certo all'accettazione da parte degli Scandinavi della cristianità, e portarono solamente a tensioni e ulteriori divisioni.

Nei primi anni dell'epoca vichinga in Europa, i razziatori via mare iniziarono come poco più di semplici pirati, ma alla fine arrivarono ad avere grandi eserciti guidati da capi militari carismatici e capaci, conquistarono gradi territori e stabilirono comunità, e alla fine si fusero con le popolazioni locali. L'era vichinga è conosciuta per capi norreni leggendari come Halfdan Ragnarsson (anche noto come Halfdane, c. 865-877 CE), suo fratello Ivarr Senz'ossa (c. 870 EC), Guthrum (c. 890 EC), Harold Dente Azzurro (c. 985 EC), suo figlio Sven Forkbeard (986-1014 EC), Cnut il Grande (1016-1035 EC) e Harald Hardrada (1046-1066). Altri esploratori norreni degni di nota furono Eric il Rosso (morto nel 1003 EC) e Leif Erikson (morto nel 1020 EC) che esplorarono e stabilirono insediamenti in Groenlandia e Nord America.

Leif Erikson
Leif Erikson
Alessandro Grussu (CC BY-NC-ND)

I Vichinghi non furono mai sconfitti in massa in battaglia, e nessun singolo combattimento pose fine all'epoca vichinga. La data su cui gli studiosi concordano per definire la fine dell'era vichinga è il 1066 EC, quando Harald Hardrada fu ucciso durante la Battaglia di Stamford Bridge, ma scorrerie vichinghe continuarono anche dopo questa data. Molti fattori contribuirono alla fine dell'era vichinga, ma la cristianizzazione che ebbe luogo in Scandinavia nei secoli X e XI fu sicuramente tra le più significative. La religione norrena fu l'ultimo grande sistema religioso pagano a cadere sotto i colpi del cristianesimo, e quando ciò avvenne, non vi era più alcuno stimolo a “fare i vichinghi” sotto la nuova religione.

I Vichinghi influenzarono la cultura di ogni nazione con cui entrarono in contatto, sotto ogni aspetto immaginabile, dall'architettura alla lingua, dalle infrastrutture alla poesia e alla toponomastica, dalle riforme militari a cibo e abbigliamento, e certamente nei campi della guerra e della costruzione di navi. Descritti regolarmente dagli scrittori medievali come bande di pagani assassini e dediti al saccheggio, i Vichinghi furono rivalutati come nobili selvaggi all'inizio del XX secolo EC, e quest'ultima è l'immagine con cui sono ancora rappresentati ai giorni nostri. I Vichinghi non erano in realtà nessuna delle due cose: erano una classe di guerrieri sofisticati ed istruiti, che comprendevano che, in base alle loro credenze religiose, nel razziare terre straniere per arricchire il proprio patrimonio potevano trovare solo vantaggi, e non avevano nulla da perdere.

Info traduttore

Federica Lomoro
Linguista e traduttrice, Federica è laureata in cinese e giapponese. Dalla Città Eterna all'Estremo Oriente, è sempre pronta a scoprire qualcosa di nuovo sulle antiche civiltà e sul modo in cui hanno plasmato il mondo in cui oggi viviamo.

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, J. J. (2018, gennaio 29). I Vichinghi [Vikings]. (F. Lomoro, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-16741/i-vichinghi/

Stile CHICAGO

Mark, Joshua J.. "I Vichinghi." Tradotto da Federica Lomoro. World History Encyclopedia. Modificato il gennaio 29, 2018. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-16741/i-vichinghi/.

Stile MLA

Mark, Joshua J.. "I Vichinghi." Tradotto da Federica Lomoro. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 29 gen 2018. Web. 18 apr 2024.